Benedetta Frigerio 23 agosto 2013 in Tempi
Intervista a Giancarlo Cerrelli che si è confrontato su Rai1 con il portavoce di Gay Center. Ecco come è andata.
Le debolezze dell’ideologia di genere sono emerse una dietro l’altra durante la puntata di martedì 20 agosto di “Uno Mattina Talk”, andata in onda su Rai Uno. Al centro del dibattito la proposta di legge che, se approvata, punirebbe con il carcere i reati indefiniti di “omofobia” e “transfobia”.
Giancarlo Cerrelli, vicepresidente dell’Unione giuristi cattolici italiani, è stato invitato in trasmissione, e ha messo in crisi la teoria di Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center.
Cerrelli, Marrazzo ha detto che è necessaria una legge come questa che, innestata sulla legge Mancino, prevede il carcere per tutelare gli omosessuali da chi li discrimina.
Dopodiché ha raccontato che grazie a lui era stato chiuso un sito in cui si prendeva in giro un ragazzo omosessuale che si era suicidato. Sono quindi intervenuto facendo notare che quanto da lui raccontato conferma che le norme per tutelare ogni persona discriminata, anche omosessuale, esistono già. Sono previsti, infatti, dal codice penale: reati per percosse, lesioni, minacce, ingiurie, diffamazione, diffamazione a mezzo stampa e, poi, vi è l’articolo 61 sulle aggravanti per motivi abietti o futili. L’introduzione da quattro anni delle norme sullo stalking rende, inoltre, possibile una efficace prevenzione. A quel punto non sapeva più che dire.https://d006918fc7d76205bd701066b993f6ad.safeframe.googlesyndication.com/safeframe/1-0-37/html/container.html
Il portavoce di Gay Center ha detto testualmente che è giusto introdurre un reato di opinione contro l’omosessualità.
È così emersa chiaramente la posizione del mondo gay che, come ha lasciato intuire Marrazzo, dovrebbe prevedere il carcere per chi dovesse considerare l’omosessualità una malattia, un disagio o un disordine. È chiaro, dunque, l’intento rieducativo del popolo italiano, che si vuole dare alla legge anti-omofobia.
Lei ha fatto notare che i concetti di “omofobia” e “transfobia” sono troppo vaghi. Chi verrà punito?
È indicativo ciò che il portavoce del Gay Center Marrazzo ha fatto intuire, quando ho espresso in trasmissione che l’omosessualità è da intendersi come un disordine e un disagio esistenziale. In presenza di una legge sull’omofobia, queste espressioni sarebbero punite. Ed io aggiungo: con il carcere e con sanzioni accessorie.
Marrazzo ha sostenuto che Benedetto XVI ha dichiarato che gli omosessuali sono contro la pace del mondo.
Sono intervenuto per dire che secondo me non era vero. La conduttrice Benedetta Rinaldi ha dimostrato serietà professionale andando a verificare e si è dovuta scusare con il pubblico leggendo le vere parole del Pontefice e smentendo Marrazzo: «La struttura naturale del matrimonio va riconosciuta e promossa, quale unione fra un uomo e una donna, rispetto ai tentativi di renderla giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione che, in realtà, la danneggiano e contribuiscono alla sua destabilizzazione».