Condividiamo l’intervista rilasciata dal Prof. Avv. Giancarlo Cerrelli al quotidiano “Libero” del 8 ottobre 2021, dal titolo: “Il confessionale trascinato in tribunale”, sul segreto della confessione.
L’intervista ha ad oggetto l’obbligo del segreto confessionale da parte dei ministri di culti cattolici ai sensi del can. 983 del Codice di diritto canonico.
Nessuna autorità, infatti, può imporre a un ministro di culto di infrangere il sigillo sacramentale.
L’Accordo tra lo Stato Italiano e la Chiesa Cattolica del 1984, ha previsto all’art. 4, n. 4, che “Gli ecclesiastici non sono tenuti a dare a magistrati o ad altra autorità informazioni su persone o materie di cui siano venuti a conoscenza per ragione del loro ministero”.
Qualora un ministro di culto violasse anche indirettamente il segreto della confessione incorrerebbe nella scomunica latae sententiae.